SENATO DELLA REPUBBLICA
XVI LEGISLATURA
Giunte e Commissioni

Resoconto stenografico

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche»

Seduta 115 : mercoledì 21 novembre 2012

Discussione sulla proposta di istituzione dell'Agenzia nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro

Presidenza del presidente TOFANI


PRESIDENTE
L'ordine del giorno reca la discussione sulla proposta di istituzione dell'Agenzia nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Avverto che della seduta odierna sarà redatto e pubblicato il Resoconto stenografico.
Comunico che, ai sensi dell'articolo 13, comma 2, del Regolamento interno, è stata chiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo. Se non ci sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.
Ricordo che l'odierna seduta è dedicata a discutere la proposta di istituzione dell'Agenzia nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, di cui si è già parlato nella precedente seduta, ai fini di una eventuale presentazione di un disegno di legge formale da parte dei componenti della Commissione.
Vorrei soffermarmi su alcune indicazioni che creano qualche problematicità. In particolare, la proposta del senatore De Luca, contenuta al punto c) dell'articolo 1, mira a sostituire il rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nella Commissione consultiva permanente di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 81 del 2008 con un rappresentante della istituenda Agenzia nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Così facendo, però, andremmo ad invadere ed espropriare una competenza del Ministero del lavoro poiché la Commissione consultiva è un organismo interno al Ministero. È tuttavia opportuno collegare in qualche modo l'Agenzia alla Commissione consultiva, come sostiene il senatore De Luca. Pertanto, se il senatore De Luca e i colleghi sono d'accordo, anziché modificare l'attuale composizione della Commissione propongo di integrarla inserendo altresì un rappresentante dell'Agenzia.

DE LUCA Vincenzo
Sono d'accordo, signor Presidente.

PRESIDENTE
Mi sembra invece che le parti successive, contenute nel punto d), si possano accogliere.
All'articolo 2 c'è un riferimento ai soggetti richiamati e, in particolare, al Ministero della salute che è stato aggiunto su richiesta del senatore Nerozzi.
Vorrei poi soffermarmi sulla nomina del direttore dell'Agenzia. Il senatore Nerozzi propone che tale nomina avvenga su proposta della Conferenza Stato-Regioni anziché - come di norma avviene per le agenzie di questo tipo - su proposta dei Ministri competenti. Potremmo prevedere, in alternativa, che la nomina avvenga su proposta dei Ministri del lavoro e della salute, sentito il parere della Conferenza Stato-Regioni.

NEROZZI
Signor Presidente, credo sia opportuno lasciare la proposta di nomina del direttore dell'Agenzia in capo alla Conferenza Stato-Regioni, dal momento che l'Agenzia svolgerà funzioni di raccordo tra le Regioni e lo Stato in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si deve utilizzare, a mio avviso, la stessa formulazione adottata per alcune agenzie statali operanti nel settore ambientale. Ricordo, del resto, che nella Conferenza Stato-Regioni è presente anche il Governo.

PRESIDENTE
Seguiamo pertanto le stesse procedure.
Per quanto riguarda l'articolo 2, vengono aggiunte delle competenze. Chiedo una vostra riflessione sulle competenze previste al punto p) e al punto q), circa le quali esistono, a mio avviso, delle difficoltà. Per quanto riguarda il punto p), non è compito dell'Agenzia nominare i membri negli organismi nazionali, europei ed internazionali di normazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per quanto riguarda il punto q), ritengo che si debba chiarire la funzione di focal point dell'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro di Bilbao.

NEROZZI
Ricordo che tale funzione è ora svolta dall'INAIL, che ha certamente le competenze necessarie.
La prima funzione invece spettava in passato all'ex ISPESL, ora confluito nell'INAIL. Da un anno e mezzo pertanto abbiamo posti vacanti perché molte nomine non sono ancora state fatte. Allora, se questa funzione vuole assumerla il Governo è legittimo, se però la trasferiamo all'INAIL, essa è sottoposta all'Agenzia. Tra l'altro, ricordo che si tratta di strumenti normativi e in tal modo si potenzierebbe il peso dell'Agenzia.

PRESIDENTE
Condivido la posizione del collega Nerozzi.
È poi interessante la proposta, di cui al punto 6 dell'articolo 2, con cui si dispone che l'istituenda Agenzia effettui un costante monitoraggio sul funzionamento dei Comitati regionali di coordinamento, Si tratta di un aspetto centrale. Si dispone che qualora l'Agenzia riscontri il verificarsi di anomalie provveda ad informare immediatamente i Ministri competenti (lavoro e salute), che, sentita la Conferenza Stato-Regioni e le Province autonome, possono esercitare i poteri sostitutivi già previsti a legislazione vigente dall'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 2007.
Al punto 10, che mi sembra altrettanto interessante, si dispone quanto segue: «In occasione della Settimana della sicurezza e della salute sul lavoro nell'Unione Europea, e comunque entro la quarantatreesima settimana di ogni anno, l'Agenzia promuove una iniziativa pubblica di esame dei programmi elaborati, dei risultati raggiunti nell'anno precedente e degli obiettivi preventivati per l'anno seguente». Mi sembra giusto assegnare all'Agenzia anche il compito di elaborare questo rapporto.
L'ultima proposta di modifica riguarda la copertura finanziaria, che il senatore De Luca propone di ridurre da 800.000 a 500.000 euro.

DE LUCA Vincenzo
Forse non saranno sufficienti.

PRESIDENTE
Credo che sia più corretto, come lei propone, che la copertura per il funzionamento dell'Agenzia sia di 500.000 euro, anziché di 800.000, posto che, in effetti, si tratta di retribuire unicamente il direttore dell'Agenzia e i revisori dei conti. Non mi sembra che siano da prevedere altri compensi.

SPADONI URBANI
Signor Presidente, io avevo proposto che il direttore dell'istituenda Agenzia fosse scelto tra i dirigenti dell'INAIL, almeno non avrebbe bisogno di alcuna retribuzione, essendo già interno alla pubblica amministrazione.

PRESIDENTE
Non è possibile.

SPADONI URBANI
Non può essere un dirigente interno?

PRESIDENZA
Deve essere un soggetto terzo che coordina il tutto.

SPADONI URBANI
Ho sentito anche altri membri della Commissione lavoro e mi sembra che siano tutti d'accordo sulla proposta di scegliere i componenti dell'Agenzia tra i dirigenti e i funzionari dei Ministeri competenti.

PRESIDENTE
Sono due aspetti diversi. Anche questa proposta prevede che i componenti dell'Agenzia siano comandati dai Ministeri competenti, dalle Regioni e dall'INAIL, purché non abbiano un ruolo direttivo all'interno della stessa.

SPADONI URBANI
Le mie proposte erano tese a rafforzare quanto previsto dal decreto legislativo n. 81 del 2008 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 2007, che peraltro non è stato recepito, con il quale già si prevedevano i Comitati regionali di coordinamento che, tuttavia, non avevano poteri forti. Quindi, la mia proposta era tesa ad introdurre una modifica in senso rafforzativo dei poteri dell'Agenzia.

PRESIDENTE
L'Agenzia ha già dei poteri forti.

SPADONI URBANI
Leggo il testo della mia proposta: “Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente articolo 3-bis: «1. I commi 2 e 3 dell’art. 1 del DPCM 21 dicembre 2007 sono sostituiti dai seguenti: “2. I Comitati regionali di coordinamento sono presieduti dall’Assessore regionale a cui è affidata la delega alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Essi sono formati, oltre che dal Presidente, da un rappresentante dell’Agenzia per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, che esercita il ruolo di vice Presidente, dai rappresentanti, territorialmente competenti dei servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro delle aziende sanitarie locali, da un responsabile dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), dai dirigenti (o loro delegati) dei settori di ispezione del lavoro delle direzioni regionali del lavoro, degli ispettorati regionali dei Vigili del fuoco, degli uffici periferici dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), degli uffici periferici dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dell'Associazione nazionale dei Comuni d'Italia (ANCI), dell'Unione Province italiane (UPI) e da un rappresentante degli uffici di sanità aerea e marittima del Ministero della salute, nonché da un rappresentante delle autorità marittime portuali ed aeroportuali. 3. Ai lavori del Comitato partecipano tre rappresentanti delle associazioni dei datori di lavoro e tre rappresentanti dei sindacati dei lavoratori più rappresentativi sul territorio.”»”.
Questo era per rafforzare i poteri dei Comitati.

PRESIDENTE
Il contenuto della sua proposta è più o meno simile a quanto previsto dal comma 2 dell'articolo 1 della nostra bozza.

SPADONI URBANI
C'è l'aggiunta di alcuni rappresentanti.

PRESIDENTE
In realtà, lei propone una diminuzione della rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro, dall'attuale numero di quattro per ciascuna categoria al numero di tre.

SPADONI URBANI
A fronte dell'aggiunta di altri rappresentanti. Il fine è comunque quello di snellire le procedure, perché quando la rappresentanza è in sovrannumero, come lei sa, è più complicato assumere delle decisioni.

PRESIDENTE
Su questo aspetto è difficile intervenire, perché si aprirebbe subito la questione del rapporto con le Regioni.

NEROZZI
Dovremmo convocare in audizione Confindustria e i sindacati.

PRESIDENTE
Questo è un altro aspetto da affrontare.

SPADONI URBANI
Alla sicurezza sui luoghi di lavoro devono applicarsi sia i datori di lavoro che i lavoratori e dovrebbero esercitare un controllo anche i sindacati.

NEROZZI
Sono già coinvolti i sindacati. Noi ne diminuiamo il potere e la rappresentanza, ma per diminuire il numero dei datori di lavoro e dei rappresentanti dei sindacati bisogna prima recepire il loro parere, altrimenti si aprirebbe una querelle incredibile.

PRESIDENTE
Sono tanti gli argomenti da affrontare, ma quando si avvierà l'eventuale procedura di esame della proposta di legge, ci sarà il tempo per emendarla.
Se non ci sono altri interventi, penso che possiamo sottoscrivere la bozza di schema di disegno di legge, nel testo comprensivo delle integrazioni e delle proposte di modifica accolte.

NEROZZI
Signor Presidente, ho apprezzato molto la prima modifica che lei ha proposto, alla lettera c) dell'articolo 1, perché il nostro problema è, appunto, quello del rapporto con le forze sociali, gli imprenditori e i sindacati, come definito da decreto legislativo n. 81 del 2008. La proposta che avevamo fatto inizialmente forse era troppo stringente e andava a colpire questo rapporto. La modifica da lei proposta, al contrario, risolve il problema dell'impossibilità, con la legge attuale, di modificare i rapporti con le forze sociali, definiti dalla legge Damiano, poi dalla legge Sacconi, perché si determinerebbero tutta una serie di controversie che non sarebbero gestibili. Per questa ragione penso che nella relazione di accompagnamento si dovrà sottolineare che tale modifica è aperta e che noi consulteremo le forze sociali ed imprenditoriali, perché modificare qualcosa che è derivato da un accordo con le forze imprenditoriali e con le forze sociali senza averle sentite ci procurerebbe, a mio avviso, dei problemi. Apprezzo molto questa modifica in quanto risolve un problema che altrimenti dovremmo risolvere in altra maniera.
Esprimo pertanto assenso sull'impostazione del testo dello schema, anche a nome del collega De Luca, della collega Antezza e, pur se impossibilitata a partecipare all’odierna seduta, della senatrice Donaggio, la quale ha seguito con grande impegno i lavori. Dovremo poi mandare la proposta agli altri componenti.

PRESIDENTE
Invieremo il testo a tutti i commissari, in modo che gli stessi, qualora lo condividano, possano sottoscriverlo ai fini della presentazione di un disegno di legge formale.

PRESIDENTE
Vi ringrazio per la collaborazione.
Dichiaro conclusa la seduta.


Fonte: Senato della Repubblica