Tipologia: Accordo
Data firma: 7 luglio 1977
Parti: Unione Industriale di Torino [Fiat spa] e Federazione Nazionale dei Lavoratori Metalmeccanici
Settori: Metalmeccanici, Fiat
Fonte: mirafiori-accordielotte.org

Sommario:

Investimenti e occupazione nel mezzogiorno
Termini Imerese
Cassino
Termoli
Napoli
Valle del Sangro
Valle dell’Ufita
Lecce
Omeca
Filiali
Centri commerciali veicoli industriali
Orario di lavoro
Dichiarazione a verbale
Organizzazione del lavoro
Carrozzeria
Meccanica
Stampaggio
Lavoratori di 2a categoria non direttamente connessi al ciclo produttivo
Norma transitoria
Ambiente
Dichiarazione dell'Azienda
Patronati
Quattordicesima erogazione
Premio di produzione
Mensa
Allegati
Allegato 1
Allegato 2

Addì 7 luglio 1977, tra l’Unione Industriale di Torino, in rappresentanza delegata della Fiat spa e la Federazione Nazionale dei Lavoratori Metalmeccanici si è convenuto quanto segue:

Investimenti e occupazione nel mezzogiorno
Valle dell’Ufita

Nello Stabilimento in corso di realizzazione sarà gradualmente localizzata la produzione Fiat di carrozzerie per autobus. L'impiantistica dello stabilimento comprenderà le seguenti lavorazioni: carpenteria, lastroferratura, verniciatura, sellatura, finizione, revisione. [...]
L'addestramento del personale, in dipendenza dal carattere particolare delle lavorazioni di carrozzatura degli autobus, avverrà dopo l'assunzione, attraverso la costituzione di un nucleo iniziale di persone provenienti o addestrate presso lo stabilimento di Cameri e mediante l'impiego delle attrezzature specifiche destinate a tali lavorazioni.
[...]

Organizzazione del lavoro
La Fiat ribadisce il proprio impegno nel continuare ad affrontare i problemi connessi alla organizzazione del lavoro avendo come obiettivi prioritari modifiche impiantistiche connesse ad una nuova qualità dell’organizzazione del lavoro al fine dell'eliminazione dei lavori che presentino elementi di elevata gravosità o disagio e del miglioramento delle condizioni di lavoro sia in termini di ambiente, sia in termini di modalità della prestazione, ed anche in funzione di processi di qualificazione professionale.
I relativi interventi saranno effettuati con modalità che tengano conto delle particolari caratteristiche impiantistiche tecnologiche ed organizzative dei vari settori, nonché delle singole realtà in termini di dimensione, processi produttivi, cadenze, tipo di prodotto, ecc.
In tale quadro la Fiat intende operare anche mediante provvedimenti graduali, che prevedano interventi indirizzati a cogliere insieme un miglioramento delle condizioni e della qualità del lavoro anche in riferimento alle esigenze della produttività.
Espressioni concrete di tale obiettivo sono gli interventi definiti nel presente accordo relativamente al settore automobilistico, che implicano complesse e rilevanti soluzioni tecnologiche volte ad una sostanziale modifica delle condizioni di lavoro attraverso la riduzione degli aspetti di maggiore gravosità e di miglioramento della qualità del lavoro.
Per quanto attiene gli altri settori, confermate le specifiche iniziative in corso, i risultati degli interventi descritti costituiranno, se positivi e compatibili con i particolari vincoli tecnico-organizzativi e gestionali, elementi di riferimento per ulteriori miglioramenti delle condizioni di lavoro.
A tal fine la Fiat si dichiara disponibile a verificare con i Rappresentanti Aziendali Sindacali, le soluzioni che potranno essere individuate e a definirne l'operatività ogni qual volta l'obiettivo di migliorare l'organizzazione del lavoro risulti compatibile con la tecnologia del prodotto e con la salvaguardia delle esigenze tecnico-organizzative.

Carrozzeria
Area di Montaggio

In questa linea l'Azienda intende effettuare un esperimento nell'area del montaggio vetture per la creazione di una nuova figura professionale di revisionista di delibera completa. Tale ipotesi prevede la costituzione di un nucleo di operai utilizzati in modo programmato su qualsiasi stazione di ogni tipo di vettura per la revisione finale di delibera di sellatura, meccanica, carrozzatura, nonché sul piazzale riparazione vetture. In particolare dovranno essere definiti i criteri tecnici e le modalità per la realizzazione di tali esperimenti; i tempi sono previsti dall'Azienda in 15/18 mesi. Detti criteri saranno verificati a livello di Stabilimento.
Area di Verniciatura
In questo settore la Fiat si impegna su un vasto ed articolato programma di rinnovo degli impianti e di miglioramento delle condizioni dell'ambiente di lavoro.
Rifacimento degli impianti meno recenti, adeguandoli al miglior livello tecnologico in questo momento possibile, che viene identificato nell’impianto di Cassino 2. Con inizio immediato è previsto il rifacimento integrale degli impianti di verniciatura di Mirafiori, che verrà completato nell'arco dei prossimi 8 anni, dovendosi procedere con gradualità per non interrompere i processi produttivi.
Entro il 1978 verrà realizzato il rifacimento dei primi 2 circuiti (cabina e forno di smalto con spruzzatura a tomatica degli esterni. In questo ambito si opererà per tenere separate le zone calde da quelle fredde analogamente a quanto realizzato a Cassino 2.
Progressiva automatizzazione della spruzzatura vernice (fondi e smalti). Per quanto riguarda la spruzzatura degli esterni è programmata una serie di interventi per estendere progressivamente, nel corso dei prossimi anni, le nuove apparecchiature.
I primi di tali impianti ad essere interessati saranno: Rivalta, ove si prevedono, entro il 1977, gli automatismi per due cabine smalto esterni, ed entro il primo semestre 1978 una prima linea automatizzata per smalto; Lingotto Carrozzeria ove, sempre entro il 1977, si prevedano gli automatismi degli impianti mano di fondo e smalto sul tipo 128 3P.
Per quanto concerne invece la spruzzatura degli interni viene riconfermato l'impegno a proseguire con le prove in corso con l'impiego dei robots a Cassino ed a Rivalta. Entro il 1977 si prevede inoltre la messa in studio, a Lingotto Carrozzeria, di due robots per il modello furgone 238 ed entro il 1978 di un robot per spruzzatura interni sul furgone 242 nella sede di via Rivalta.
In attesa del completamente della fase sperimentale non è in questo momento possibile dare indicazioni sicure circa i tempi di applicazione delle nuove attrezzature anche se si. prevede una estensione di tali impianti, verificata la loro affidabilità, a partire dal 1980.
Realizzazione nel corso del 1977 di un nuovo impianto di verniciatura nello stabilimento di Termini Imerese che utilizza polveri elettrostatiche per la spruzzatura della mano di fondo.
Questo impianto, che è il primo in Europa che adotta tale tecnologia completamente innovativa, consente di conseguire sostanziali benefici anche dal lato ecologico ed ambientale (assenza di solventi e di morchie). Parallelamente, sempre su questo impianto, verranno installati 4 robots per gli interni.
Per l'automazione dell'applicazione dell'antirombo, sono stati realizzati alcuni prototipi di attrezzature per la spruzzatura in automatico del pianale, delle fasce laterali e dei passaruote.
Tali apparecchiature, in corso di sperimentazione, verranno progressivamente estese entro termini e con modalità ancora da definire a tutti gli Stabilimenti. Comunque, entro il 1977, verranno realizzati a Mirafiori, Rivalta, Lingotto, automatismi, per sottoscocca e fasce laterali, del tipo già in funzione sui Modelli 131/132, mentre proseguiranno gli studi per gli automatismi sui passaruote e fasce frontali.
Per quanto riguarda la pomiciatura delle superfici verniciate, l'obiettivo è di creare le condizioni per ridurre ad una semplice carteggiatura a secco l'operazione stessa; si tratta peraltro di un risultato già raggiunto a Cassino e Rivalta che implica la soluzione in senso ottimale di tutta una serie di problemi tecnici. che si pongono nelle fasi precedenti delle lavorazioni.
Non è quindi in questo momento generalizzabile a tutte le situazioni, ma lo sarà gradualmente con il procedere del rinnovo degli impianti, tranne nel caso in cui si estenda il processo di applicazione della mano di fondo con il sistema polvere.
Da un punto di vista organizzativo, al di là quindi delle innovazioni di natura tecnologica e impiantistica, l'Azienda darà avvio ad un esperimento nelle Officine di Verniciatura, interessando le aree dei levabolli e revisionisti finali dei circuiti smalto, attraverso la realizzazione di una nuova figura professionale di: "rappezzista levabolli" i cui tempi e modalità di addestramento, indicati dall’Azienda in 18/24 mesi per gli attuali rappezzisti ed in 15/18 mesi per gli attuali levabolli, saranno verificati a livello di Stabilimento, fatto salvo quanto previsto dall'accordo 31.3.1976 per la verniciatura dello Stabilimento di Rivalta.
Nel quadro degli interventi dell'area verniciatura si informa che per lo Stabilimento Lancia di Chivasso è previsto il potenziamento degli impianti di verniciatura con l'estensione delle soluzioni illustrate per il settore Auto della Fiat. Entro il 15 di luglio 1977, tali soluzioni saranno illustrate in un apposito incontro alle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori.
Area di lastroferratura La Fiat si impegna a dare un ulteriore sviluppo, anche in connessione con la realizzazione di nuovi modelli, al processo di meccanizzazione e di automazione. Negli Stabilimenti di Rivalta e Cassino è prevista l'entrata in funzione nel 1978 di una nuova tecnologia (robogate) che consente la eliminazione dei carichi sospesi, la movimentazione delle scocche su carrelli teleguidati, l'esecuzione dei lavori di saldatura mediante robots. Oltre che per la lavorazione della scocca, il sistema è previsto anche per l'assemblaggio delle fiancate, sostituendosi alle tradizionali saldatrici multiple.
L'Azienda dichiara inoltre la propria disponibilità all'avvio di una fase sperimentale che preveda l'inserimento dei ferratori nell'area di nuova istituzione del riparatore deliberatone di scocche lastrate, previo esame, a livello di Stabilimento, delle condizioni tecnico-produttive e organizzative.

Meccanica
La Fiat conferma che si rende possibile un nuovo ciclo di interventi in connessione con la progettazione e l’allestimento di attrezzamenti per nuovi motori.
Tale miglioramento comporterà a Mirafiori sia il decongestionamento dell'attuale area della Meccanica 1 attraverso l'utilizzazione degli spazi della Meccanica 3 realizzando a risultato finale la separazione dei montaggi dalle lavorazioni con conseguenti miglioramenti sulle condizioni e l'ambiente di lavoro, sia l'introduzione di soluzioni impiantistiche di nova concezione che consentano il lavoro da fermo. Nel contempo verranno meccanizzate alcune operazioni più gravose per ridurre la fatica fisica degli addetti.
Pertanto l'Azienda prevede di realizzare due cicli di interventi:
una prima fase di intervento durante i tempi di progettazione e realizzazione del nuovo modulo di montaggio, al fine di. ottenere comunque, al più presto, un miglioramento dell'attuale situazione ambientale ed una riduzione dell'addensamento sulle linee di montaggio motori. Questa soluzione prevede, entro l'anno 1978, un trasferimento delle attuali linee tipo 127 dalle officine 2176 della Meccanica 1 alla Meccanica 3. L'impianto prevede un diverso sistema di trasporto del motore in fase di montaggio ed un frazionamento delle linee in modo da ottenere a parità di potenzialità globale una cadenza ridotta, ed un allargamento della mansione, una seconda fase di intervento con l’impostazione del nuovo modulo di montaggio, a postazioni fisse individuali. Le operazioni di montaggio avverranno su motori fermi sostenuti da un supporto a terra.
Tale realizzazione consentirà lo svincolo dalle cadenze della linea e l'esecuzione di fasi di lavoro più allargate, nel rispetto delle esigenze tecnico-organizzative.
Le caratteristiche della prestazione lavorativa potranno essere meglio definite solo quando saranno stati individuati tutti i problemi ed i vincoli tecnici attinenti il nuovo modulo di montaggio.
Per ciò che concerne i tempi di attuazione si prevede che per la progettazione e per la realizzazione saranno indispensabili gli anni 1978 e 1979; nella seconda metà del 1979 potrà entrare in funzione il modulo pilota che avrà una potenzialità di circa 1250 motori/giorno e sarà verificata la rispondenza agli obiettivi prefissati. Se l'esito dell'iniziativa sarà positivo, essa potrà essere estesa agli altri tipi di motore in un periodo di 6/7 anni successivo alla verifica, compatibilmente con le qualità richieste e con i nuovi tipi di motore e le loro caratteristiche progettative.

Stampaggio
L’apporto migliorativo fondamentale deriverà dalla progressiva estensione delle automazioni nel Settore Auto. Per esse, le linee di azione saranno:
− estensione dei dispositivi automatici di carico e traslazione pezzo sulle linee di grandi presse così come realizzato a Rivalta. Nell'arco di due anni si prevede di automatizzare circa 1/3 delle linee di grandi presse di Mirafiori;
− applicazione di dispositivi automatici di carico dei fogli sulla prima macchina della linea (desteaker);
− introduzione di presse a trasferta interamente automatiche.
Per ciò che concerne lo sviluppo della professionalità nell'area dello stampaggio, l’Azienda dichiara la propria disponibilità a realizzare la ricomposizione e l'arricchimento delle mansioni, in particolare per i capi macchina delle linee di presse transfertizzate.
Premesso che a tutt'oggi sono state definite intese nelle diverse realtà aziendali le quali si intendono confermate nel presente accordo; che alcune delle stesse erano già state prese a riferimento nell’accordo 4 luglio 1975; che dette intese erano volte a regolamentare sistemi di informazione sulle variazioni produttive e sui conseguenti effetti, l'Azienda si dichiara disponibile ad una loro estensione negli Stabilimenti, in rapporto alle specifiche caratteristiche del settore e delle lavorazioni e con modalità corrispondenti alle diverse realtà operative. A tale fine potranno essere effettuate verifiche a livello di stabilimento, circa i presupposti e le modalità di cui sopra.

Ambiente
Fermo restando il sistema contrattuale vigente in Azienda, tra i Comitati Ambiente e le Direzioni di Stabilimento saranno individuate aree prioritarie di rischio.
In relazione alle stesse saranno individuati i tipi di intervento, la fattibilità tecnica, le tempistiche e gli oneri di spesa.
In sede sindacale centrale entro il dicembre 1977, verranno esaminati i suddetti interventi al fine di definire la priorità, in relazione ai rischi, ai livelli specifici e complessivi di spesa per gli interventi sull'ambiente. Queste iniziative costituiranno la base principale del programma di interventi per il miglioramento delle condizioni ambientali.
Nelle aree in tal modo individuate, ferme restando le responsabilità e le competenze di legge a carico dell’Azienda in materia di igiene ambientale, tra Direzioni di Stabilimento e Comitato Ambiente, di comune accordo potrà essere convenuta l'utilizzazione di un Ente pubblico (clinico o tecnico) nei casi in cui si renda necessario particolari risorse tecnico-scientifiche non individuabili nell'ambito delle strutture aziendali.
L'Ente pubblico sarà individuato sulla base di specifiche capacità tecniche, scientifiche ed organizzative con diretto riferimento al tipo di intervento da effettuare.
Tra Direzione e Comitato Ambiente saranno altresì concordati tempi e criteri di intervento dell'Ente pubblico con il quale verranno confrontate metodologie e strumenti.
Gli oneri derivanti dall’effettuazione degli interventi tecnici e/o medici concordati saranno a carico dell’Azienda.
Le visite mediche e gli esami clinici consensualmente definiti nell'ambito delle indagini di cui sopra, effettuabili in azienda, saranno eseguiti durante l'orario di lavoro e distribuiti compatibilmente con le necessità produttive, mentre quelle effettuabili solamente all'esterno dell'Azienda ed in orario di lavoro, saranno realizzate mediante permessi retribuiti.
A livello di Stabilimento, a partire dalle aree concordate, le Direzioni forniranno al Comitato Ambiente dati relativi a:
a) numero delle visite periodiche per fasce, di periodicità e le relative lavorazioni che le motivano;
b) elenco dei posti di lavoro nei quali viene corrisposta la paga di posto;
c) la statistica mensile dei dati di assenza per malattia e infortuni.
A livello di stabilimento verrà fornito al Comitato Ambiente l'elenco delle sostanze presenti nelle lavorazioni per le quali vige l'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche, di quelle elencate nella tabella delle "malattie professionali", nonché di quelle normalmente presenti nelle lavorazioni.
Le caratteristiche del libretto sanitario di rischio individuale avviato, in via sperimentale nelle aree individuate, entro dicembre 1977, verranno concordate a livello, sindacale centrale.
Nel libretto verranno registrati, oltre ai dati analitici, delle vi site mediche effettuate nelle aree concordate i dati relativi a:
a) visite di assunzione
b) visite periodiche, compiute dall'Azienda per obbligo di legge
c) visite di idoneità compiute da Enti pubblici ai sensi dell'art. 5 comma 3° della legge 300 del 20 maggio 1970
d) gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Il libretto sanitario di rischio individuale verrà consegnato dall'Azienda a ciascun lavoratore a partire dalle aree concordate e su di esso saranno trascritti i dati clinici.
I risultati delle visite periodiche effettuate secondo le norme di legge verranno consegnati ai lavoratori interessati secondo modalità da definire entro dicembre 1977.
Entro dicembre 1977 saranno concordate le caratteristiche del registro dei dati biostatistici, avviandone la sperimentazione a partire dalle aree concordate.
Per le rilevazioni concordate ed effettuate da parte del Laboratorio Ricerche e Controlli della Società Fiat, sarà preventivamene definita tra Direzione di Stabilimento e Comitato Ambiente la determinazione dei criteri, strumenti e modalità, come previsto al punto 6) parte IV dell'accordo 5.8.1971.
Durante i rilevamenti sarà garantita la presenza dei Rappresentanti sindacali aziendali.
I risultati delle rilevazioni ambientali effettuate nei singoli posti di lavoro verranno comunicati al Comitato Ambiente nei tempi tecnici minimi necessari all'effettuazione delle determinazioni di laboratorio ed alla trascrizione dei dati sull'apposito registro attualmente in uso.
L'Azienda fornirà informazioni riguardanti la struttura il funzionamento del servizio sanitario, del Laboratorio di Ricerca e Controllo Ambientale nonché dei programmi di ricerca ecologico ambientale.
La presenza di variazioni radicali dell’attuale assetto degli appalti che determinino sostanziali modifiche del sistema in atto, potrà essere richiesta dalle Organizzazioni Sindacali una verifica, ferme, restando le distinte responsabilità connesse ai rapporti fra Azienda committente e Azienda appaltatrice.
L'Azienda informerà a livello di Stabilimento le RSA sull'articolazione degli ambiti di attività nei quali vengono normalmente stipulati contratti di appalto.

Dichiarazione dell'Azienda
Per quanto concerne le relazioni industriali nei Paesi nei quali la Fiat è presente l'Azienda ha confermato che la propria esperienza, maturata all'interno di un ordinamento che garantisce le fondamentali libertà di associazione e sindacali, non può che ispirare la propria azione anche all'estero pur nei limiti delle proprie responsabilità e competenze.
L'Azienda, nell'ambito del ruolo e delle responsabilità che competono all'industria, è consapevole della rilevanza dei problemi che ineriscono alla disoccupazione giovanile e femminile. Di conseguenza anche in rapporto alle recenti disposizioni legislative sui giovani inoccupati, l'Azienda si propone di considerare con attenzione tutte le possibilità offerte dal provvedimento in rapporto sia al reale andamento dell'occupazione, sia alle obiettive e specifiche esigenze di natura professionale ed organizzativa. In tale quadro l'Azienda è disponibile ad informare le Organizzazioni sindacali in ordine alle iniziative che al riguardo potranno essere definite.
In relazione alle iniziative assunte in materia di organizzazione del lavoro anche per le aree di prevalente occupazione femminile, l'Azienda si propone di esaminare le possibilità di interventi riorganizzativi diretti a migliorare la qualità del lavoro e tali da favorire l’inserimento della donna nell'attività lavorativa.
Per i lavoratori inidonei l'Azienda, ponendosi come obiettivo il loro reinserimento in normali attività lavorative esaminerà con le RSA un'ipotesi di soluzione in tempi certi. Per raggiungere tale obiettivo potranno essere utilizzati anche specifici corsi di formazione professionale, per l'eventuale inserimento anche in aree di maggior qualificazione.
In relazione all'esigenza prospettata di inserimento degli handicappati nel processo produttivo, l’Azienda, promuoverà uno studio sul problema; le valutazioni conseguenti saranno esaminate in un apposito incontro con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori.

Mensa
Le parti convengono sul superamento del sistema di indicizzazione del prezzo dei pasti previsto nell'accordo 15 luglio 1970 e concordano sul mantenimento dell'attuale prezzo sino al 31 dicembre 1977.
Le parti si incontreranno nel mese di novembre c.a. allo scopo di definire, tenendo conto dell'incremento del costo e della qualità del servizio la variazione del prezzo della mensa a partire dal 1° gennaio 1978 e valevole fino al 31-12-1978. Tali variazioni saranno applicate alle condizioni di prezzo oggi in atto in tutte le realtà aziendali. Al mese di novembre dello stesso anno e seguenti, le parti si incontreranno per definire con le stesse modalità il prezzo del pasto fino al 31 dicembre 1979.
Al fine di migliorare la qualità del servizio l'Azienda dichiara la propria disponibilità in sede di Commissione Paritetica Tecnico-Consultiva a definire le modalità le tempistiche e le procedure per realizzare l'ampliamento della gamma di scelta da 8 a 14 giornaliere.
In tale ambito saranno giornalmente disponibili un secondo e un contorno della linea fredda (piatti freschi o freddi). Analoga possibilità viene fin d'ora prevista per lo Stabilimento di Valle dell'Ufita.
Nel riconfermare la validità dell'attuale sistema di mensa si è individuata la possibilità di avviare l’introduzione di diverse forme di ristorazione aziendale in occasione di nuove installazioni di ristoranti aziendali in funzione delle caratteristiche dell'unità produttiva.
In tale ambito, l'Azienda esaminerà la possibilità di introdurre la mensa di tipo tradizionale nello Stabilimento previsto nella Valle di Sangro e al Magazzino Ricambi della Fiat – Allis di Volvera.
Presso il Centro Ricerche di Orbassano l'Azienda provvederà a verificare la possibilità di procedere ad una riconversione della mensa dall'attuale sistema di precotti surgelati al sistema tradizionale. L'attuazione di quanto sopra dovrà essere valutata in ordine ad obiettivi limite di spesa, a disponibilità di aree per un nuovo fabbricato e relativi permessi di costruzione, o alla disponibilità di fabbricati esistenti.